Deimos rassegna stampa make group

Passaggio Generazionale in azienda? Come trasformarlo in una grande opportunità

Casi concreti di aziende che hanno affrontato con successo questo percorso

I numeri del passaggio generazionale richiamano in modo prepotente la nostra attenzione, più che mai in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, oltre al fatto che un quarto delle attuali aziende imprenditoriali ha un leader che ha più di 70 anni. Stando ai dati, in Italia circa l’85% delle imprese sono di tipo familiare, e solo il 30% di esse sopravvive con la seconda generazione.

Questo accade perché il passaggio generazionale non è semplicemente un evento legato al naturale passare degli anni ma è un processo complesso che dovrebbe essere affrontato con tutta la struttura aziendale, prevedendo un affiancamento generazionale adeguato. Tutte cose che, invece, troppo spesso vengono completamente ignorate, lasciando all’improvvisazione (con tutti i danni che ne derivano) e alle mille insidie, i protagonisti di questa difficile sfida.

Prova ne sia che solo il 18% delle aziende familiari prevede di pianificare un passaggio generazionale (fonte AUB, Istat). Per tutelare la continuità aziendale invece sarebbe indispensabile adottare una precisa strategia capace di far sì che il passaggio generazionale non impatti negativamente sull’impresa e, anzi, diventi un’opportunità di innovazione, sempre più fondamentale nelle  nostre PMI. Con gli anni che passano e soprattutto, dopo un’esperienza sconvolgente quanto i lockdown e la pandemia, sempre più imprenditori hanno dovuto fare i conti con la realtà dei fatti: non siamo immortali e c’è la necessità di salvaguardare la competitività dell’impresa a lungo termine, garantendo comunque una stabilità negli equilibri interni alla famiglia.

Si stima che per un’azienda familiare su cinque, il tema del passaggio generazionale dovrà essere affrontato  nei prossimi cinque anni, con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Make Group azienda di Scorzè  (Ve) da anni affianca le piccole e medie imprese nell’affrontare questo momento e trasformarlo in un percorso di riorganizzazione aziendale secondo alcuni principi che fanno parte della metodologia Lean Management.

Make Group ha messo a punto un approccio molto concreto ed operativo Metodo Make per le piccole e medie imprese per realizzare percorsi di efficienza organizzativa, innovazione strategica e controllo di gestione oltre allo sviluppo delle risorse umane.

Un percorso consulenziale e formativo pensato su misura permette alle aziende di liberare tempo e risorse ma soprattutto creare una struttura autonoma e indipendente tramite processi e procedure che funzionano.

«Siamo tutti i giorni nelle aziende e troppo spesso vedo amici imprenditori che sono riusciti a creare delle bellissime realtà che danno lavoro a decine di persone e  famiglie ma non sono ancora riusciti a creare una struttura autonoma o quantomeno indipendente da loro.

Uno dei   nostri obiettivi all’interno dell’organizzazione è creare un sistema di processi, procedure, definire compiti e competenze per valorizzare al massime le risorse presenti in azienda e far crescere l’impresa senza la presenza costante e indispensabile dell’imprenditore. Questo approccio aiuta decisamente anche il passaggio generazionale»

dice Matteo Busato, A.D Make  Group.

«Abbiamo già accompagnato diverse realtà del nostro territorio ad affrontare con successo le sfide del passaggio generazionale. È un momento importante che può diventare una fonte di grandi opportunità e un momento di crescita importante, se gestito con i giusti strumenti»

conclude Busato.

 

Make Group. Dove la concretezza è un’attitudine

Un supporto per  micro, piccole e medie imprese per vincere le sfide del mercato.

«Make significa fare, creare. La concretezza è la nostra principale caratteristica. Vogliamo essere innovativi, ricordandoci come sono nate le nostre imprese, dal fare»

Matteo Busato, A.D. Make Group Srl.

Un approccio che si rivela particolarmente prezioso per le micro, piccole e medie imprese che dispongono di una struttura organizzativa e strategica decisamente diversa dalla grande impresa. Inoltre il coinvolgimento attivo e partecipe di tutte le figure in azienda è uno degli elementi fondamentali ed indispensabili: permette di migliorare il benessere organizzativo mentre si promuove attivamente il cambiamento.

La flessibilità e la capacità di cambiare velocemente la propria organizzazione in base alle nuove esigenze di mercato sono fattori chiave per qualsiasi successo imprenditoriale. È risaputo come il compito più difficile nella vita aziendale e non è cambiare le proprie abitudini.

Il metodo Make nasce proprio per questo bisogno, semplice e concreto.

La parola agli imprenditori fra incertezze e desiderio di investire

Storie di successo di micro, piccole e medie imprese 100% made in Italy

Abbiamo iniziato questo percorso da oltre un anno perché eravamo cresciuti talmente tanto che ad un certo punto ci siamo trovati con una realtà che stava accusando colpi importanti. Non appena ho conosciuto il team Make Group sono rimasto colpito dalla sicurezza di poter portare grandi miglioramenti nella nostra azienda. I risultati, dopo un anno di lavoro danno ragione.

Saverio Fedriga

Socio, FBF Impianti

In tutto lo staff di Make Group ho trovato professionisti giovani, brillanti e appassionati del proprio lavoro. Abbiamo iniziato il nostro percorso insieme con un primo progetto di consulenza e formazione supportato dai contributi della finanza agevolata. I risultati sono molto soddisfacenti: coinvolgere i collaboratori in modo periodico ci sta portando a creare più squadra, più determinazione e più   chiarezza sul cosa fare per ottimizzare i costi operativi.

Livio Vergerio

Titolare, Vergerio Mangimi

Grazie all’aiuto del team Make abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: nei primi sei mesi del 2022 abbiamo   realizzato lo stesso fatturato del 2021 con la previsione del raddoppio entro fine anno. La nuova organizzazione, protocolli e procedure che garantiscono efficienza nelle attività di produzione e negli uffici ci ha permesso di realizzare il  raddoppio della produzione praticamente introducendo una sola nuova figura in azienda.

Stefano De Giorgis

CEO, Energia Europa

Altre aziende si erano proposte nel tempo ma erano molto proiettate verso inglesismi e teoremi, creando resistenze all’interno del personale, cosa che non volevamo assolutamente. Make Group invece ci è piaciuta proprio per l’approccio molto pragmatico, vanno dritti al punto.

Raffaela Raveane

Socia, Deimos

Metodo Make

La chiave per efficientare l’azienda  e ridurre tutti i costi, anche quelli energeticiIl metodo che sempre più imprese adottano con grandi risultati per beneficiare di una migliore organizzazione riducendo sprechi e costi attraverso l’ottimizzazione dei processi

Un tema oggi più che mai attuale per le aziende è il come ridurre i costi energetici in azienda. Il prezzo dell’energia e del gas, in continua salita ormai da quasi un anno, preoccupa le aziende, soprattutto le PMI, già impegnate a rimanere competitive e a tenere sotto controllo i costi complessivi.

Certo, le soluzioni di “buon senso” sono sempre utili, ma possono non essere sufficienti. Ad esempio, leggere e comprendere a fondo il proprio contratto di energia e monitorare i consumi in modo attivo è sicuramente il primo passo, sul mercato esistono moltissimi player con diverse soluzioni in funzione delle esigenze specifiche dell’utente.

C’è però un aspetto fondamentale su cui si può e si deve lavorare per ridurre i costi energetici in azienda, e non solo quelli: l’ottimizzazione dei processi e la digitalizzazione con l’obiettivo di efficientare e ridurre gli sprechi sia negli uffici che in produzione. Qui si entra a pieno titolo nel mondo del Lean Management ovvero della riorganizzazione e gestione snella di processi e risorse sia negli uffici con il “Lean Office” che negli ambienti produttivi.

Questo riguarda le imprese di qualsiasi settore e dimensione: aziende commerciali, di servizio, produttive, manifatturiere ecc.. Secondo un recente studio condotto da Carbon Trust, un sito di ricerca britannico specializzato nell’analisi dei consumi energetici, le aziende di piccole dimensioni possono risparmiare oltre 7.500 euro l’anno facendo rispettare ai propri dipendenti semplici regole di efficienza energetica. E questo è solo un primo livello su cui è possibile lavorare quando si intraprende un percorso di riorganizzazione aziendale secondo il metodo Lean.

“Il Lean Specialist o Lean Manager è la figura incaricata di massimizzare l’efficienza di tutta l’azienda nei suoi diversi uffici e reparti attraverso un attento studio dei flussi e processi con l’obiettivo di ridurre sprechi, inefficienze, tempi e tutte quelle attività che non producono valore aggiunto”

spiega Matteo Busato A.D. di Make Group, società di consulenza e formazione specializzata in efficienza organizzativa.

“Quando realizziamo dai nostri clienti un percorso di riorganizzazione aziendale secondo il Metodo Make, coinvolgendo le persone e  condividendo con loro degli obiettivi, è possibile ottenere  vantaggi impensabili andando a ridurre in modo significativo sprechi e costi. Quindi senza stravolgere nulla, senza fare acquisti di nuovi macchinari o impianti costosi.

Come è possibile? Siamo dei consulenti “non convenzionali”, non siamo quei professionisti che ti dicono come fare e poi tornano a vedere se l’hai fatto, per noi NON FUNZIONA. In Make siamo molto operativi e concreti, lavoriamo con le persone, scendiamo in campo con loro a fare le cose “vere” che servono. Le facciamo assieme, verifichiamo che le persone imparino e diventino autonome, insegniamo loro ad insegnare ad altri colleghi il metodo e l’approccio per continuare a migliorare ed efficientare.

Alcune aziende che ci hanno dato fiducia e si sono affidate a noi per portare avanti un percorso di miglioramento dell’organizzazione hanno ridotto del 50-60% le ore di straordinari, con tutto ciò che ne deriva in termini di risparmio di risorse e indirettamente anche di risparmio energetico. Questo non è l’unico risultato conseguibile ma solo uno di tanti.

Abbiamo oltre cento casi di aziende sul nostro territorio che testimoniano i vantaggi del Metodo Make. Si tratta di un modo diverso di guardare ai processi aziendali, focalizzandosi sull’individuazione del cosiddetto flusso del valore che permette di individuare in modo mirato ogni punto di inefficienza, ogni spreco e ogni risorsa non ottimizzata presente in azienda.

È un miglioramento continuo che permette di aumentare la competitività, attraverso la gestione ottimizzata dei processi aziendali e la riduzione degli sprechi a 360° su tutta l’organizzazione”.

conclude Busato.

Contributi, bandi e agevolazioni fiscali 2022/23

La finanza agevolata per piccole e medie imprese anche se hai 5/6 dipendenti

Quanti incentivi o contributi hai ricevuto negli ultimi 12 mesi? Hai un professionista che cura gli interessi della tua azienda in questo? Primo. Il tuo commercialista che è la persona di tua fiducia, non può seguire tutto ed è già bravo a stare al passo con tutti gli aggiornamenti normativi e adempimenti fiscali per non commettere errori (soprattutto negli ultimi 2 anni).

Secondo. La realtà è che incentivi, bandi, agevolazioni e contributi vengono spesso scritti e presentati in modo poco chiaro e interpretabile. Per una PMI che non dispone di una figura interna dedicata è come “cercare un ago in un pagliaio”. Fra gli incentivi a cui hai diritto c’è il credito d’imposta sulla formazione interna dei tuoi collaboratori.

  • Investi del tempo per formare o addestrare il tuo personale?
  • Tu o i tuoi responsabili dedicano tempo per affiancare e istruire i collaboratori?
  • Hai organizzato dei corsi di formazione interna per migliorare la tua organizzazione?
  • Organizzi delle riunioni di coordinamento e formazione interna?

Sappi che hai diritto a ricevere agevolazioni e contributi per lo sviluppo della tua impresa.  Make Finance, divisone di Make Group, si occupa di intercettare tutti i benefici che stato, regioni e provincie mettono a disposizione delle nostre imprese. Solo nell’ultimo anno 502 progetti finanziati e  16 milioni di euro fra incentivi fiscali e contributi.

ATTENZIONE: grazie alla possibilità in vigore ancora per il 2021 e 2022 di accedere al credito d’imposta formazione industria 4.0 puoi finanziare totalmente programmi di formazione, processi di trasformazione tecnologica e digitale nella tua azienda.

Una grande opportunità per  le PMI di realizzare un programma di formazione e consulenza per innovare, creare efficienza, organizzare e sviluppare le aziende, “a costo zero”. Perciò, se anche tu vuoi:

  • Implementare ottimizzazioni e innovazioni in ottica 4.0 nella tua azienda oppure
  • Valutare quali opportunità di miglioramento puoi ottenere beneficiando del credito d’imposta formazione 4.0 CONTATTACI.

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